Il figlio del freelance

C’è chi ha un gatto, chi un cane, chi una pianta e chi un bambino vero, da crescere e accudire. Al momento non ho nessuno di questi esseri per cui prendermi cura. Ah no scusa, uno ce l’ho: il mio business online.

E’ il primo post dell’anno e ho letto già abbastanza riflessioni su come è stato il 2018 e come si vuole inizi e finisca il 2019. Non possiamo sapere come andrà anche se pianificato alla perfezione, e non credo interessi veramente a qualcuno come vorrei che fosse il mio 2019, pieno di buoni propositi e grandi obiettivi da realizzare.

Credo invece possa esserti utile trasmetterti cosa ho imparato negli ultimi mesi, da quando ho iniziato la mia attività da freelance, saltando diversi ostacoli, come le prime paure, i primi rifiuti, le ansie e cambiare mentalità essendo prima lavoratrice dipendente. Come non citare il mio self control nel mantenere la calma quando mi si chiede “ma chi te l’ha fatto fare!” oppure “ma un posto fisso non lo potevi cercare?” o ancora “beata a te che puoi fare come ti pare!”e molto altro. .. non continuo giuro!

Business online 2018

Il mio business è nato, anzi “mio figlio”, nel 2018, anche se già nel 2017 era in embrione. E’ stato tutto un crescendo come è giusto che sia. Ho letto che
secondo uno studio che è stato pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping, gli imprenditori sperimentano, per il proprio business, un amore paragonabile a quello che prova un padre, nel mio caso di una madre, per un figlio. Non ti riassumo la ricerca, se vuoi puoi leggerla dopo, quello che vorrei dirti è proprio questo: se credi nel tuo progetto e gli dai forma, tendi a metterci tutte le energie, a non dormirci la notte, e spesso a sopravvalutare il tuo “pargolo”.

Proprio perché come se fosse un figlio, la nostra attività è nostra, ce la sudiamo tutti i giorni, cercando clienti, mantenendoceli, facendoci rispettare, cercando di farci pagare da tutti nel modo giusto. E se anche tu come me, prima di lavorare “in proprio” eri dipendente, puoi capire come sia difficile esserci scelte una strada in salita.

Ma d’altra parte sappiamo bene quanti e quali vantaggi e soddisfazioni può avere gestire il nostro business.

Come mantenere vivo il tuo business

Non voglio darti ricette segrete perché non esistono (in caso contrario scrivimi), ma spunti di riflessione per tenere il tuo business non troppo ovattato, rischiando di non farlo crescere o addirittura morire.

 

Cosa ho capito:

  1. Le critiche: so che sei gelosa della tua attività, ma se ti muovono una critica, costruttiva, raccoglila e lavoraci su;
  2. Cambia rotta: anche se pensi che il tuo business sia perfetto così come lo hai creato non aver paura a metterti in discussione e se occorre, fai un rebranding;
  3. Organizzazione: gestisci la tua attività, piccola o grande che sia, come se fosse una grande azienda, immaginando anche di scegliere nel tempo delle collaboratici o collaboratori. Per questo comincia a delineare gli step dei tuoi task nel caso dovessi delegarli;
  4. Non lavorare troppo: diciamo più di 40 ore settimanali, altrimenti, chi te lo ha fatto fare?
  5. Delega: non fare tutto da sola, so che se ti applichi sei in grado di fare tutto, ma se riesci a delegare parte del tuo lavoro, sarai meno stressata e avrai più tempo per te;
  6. Ti pagherà? Non accettare lavori dagli sconosciuti. Lavori per cui sai che avrai difficoltà ad essere pagata;
  7. Chiedi aiuto: se sei in difficoltà ad amici o professionisti, a secondo del problema;
  8. Ordine! Mantieni in ordine il tuo ufficio/casa e tratta la tua cucina come l’ufficio dell’amministratore delegato;
  9. Monitora: fai dei check mensili, trimestrali, annuali, e se riesci anche settimanali, delle tue finanze, dei tuoi canali social/blog;
  10. Non stare sola: partecipa ad eventi di settore e networking;
  11. Mettici un pizzico di magia! Evita di essere troppo razionale se puoi e dai un tocco di creatività al tuo biz. In questo articolo ho parlato di quale parola accompagnerà il mio 2019;
  12. Distraiti: fai prendere aria a “tuo figlio”: dedicati anche alle tue passioni.

Sono 12 per puro caso, avrei altri consigli ma sono molto personali legati alla mia attività da assistente virtuale. Questi che ti ho appena elencato credo vadano bene in generale per tutte le libere professioniste, freelance, che gestiscono un business online o offline, frutto di chiaccherate e sfoghi tra amiche freelance e non, fatte in questi ultimi mesi. Quante idee davanti ad una tazza di caffè!

Mi piacerebbe sapere se anche te tratti il tuo business come un figlio oppure come un fratello minore 🙂

Raccontamelo nei commenti se ti va.

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